In ogni cammino il passo più difficile è sempre il primo. Assunto questo, se calato nell’esperienza di un viaggio, equivale all’acquisto del biglietto.
Le paure che ci assillano, il timore di poterci annoiare e di andare incontro ad eventuali pericoli, costituiscono i fattori che spesso ci impediscono di partire alla volta di quella che potrebbe rivelarsi una splendida avventura. Ma guardiamo nel dettaglio come organizzare un viaggio in solitaria e a quali aspetti dar peso prima della partenza.
Le domande che ci si deve porre prima di scegliere la meta
Cominciamo dal budget. Molti tendono a sovrastimarlo, poiché non sanno che in tantissimi Paese del mondo è possibile viaggiare spendendo meno di 50 euro al giorno, tutto compreso: cibo, trasporti, pernottamento, escursioni.
E a far crescere la media sono i continenti più cari, come l’Oceania e l’Europa, visto che negli altri luoghi è possibile muoversi con meno di 30 euro! Ovviamente, per rientrare nel budget fissato, sarà necessario essere il più possibile flessibili e creativi.
Quando si parla della durata di un viaggio, invece, molte persone tendono a ridurre il soggiorno per mancanza di denaro e non per l’assenza di ferie. Non esiste errore più grande: se si hanno pochi soldi a disposizione, la miglior soluzione è spendere di meno, ma non privarsi del tempo necessario per conoscere più a fondo un luogo e le sue particolarità!
Come organizzare un viaggio in solitaria?
Per chi è alla prima avventura, scegliere un itinerario, stabilire la durata delle varie fermate ed organizzarsi con i trasporti, può non essere semplicissimo. Noi italiani tendiamo ad organizzare la maggior parte dei nostri viaggi in Europa, pertanto siamo sicuri del fatto di poter trovare quasi ovunque uffici informazioni ed autobus in partenza per ogni destinazione.
Tuttavia, nella maggior parte dei Paesi del mondo non è così. Prima di partire per un Paese esotico è opportuno informarsi circa le escursioni che si possono fare da soli ed i luoghi che sarà meglio visitare con il supporto di un’agenzia locale, che spesso può rendere il viaggio più sicuro e far risparmiare molti soldi.
Come risparmiare sul cibo
Per risparmiare sul cibo è meglio preferire un ostello o un appartamento indipendente. Cucinare per conto proprio, invece che frequentare locali e ristoranti, consente di risparmiare un bel po’ di budget, nonché di frequentare luoghi come il mercato, presso i quali conoscere a fondo le caratteristiche e le qualità di un popolo.
In alternativa, è possibile optare per i menù turistici, spesso offerti a prezzi più bassi del normale, oppure per alimenti economici e leggeri, quali frutta, verdura e yogurt, che consentono di godere di una buona scorta d’energia senza sentirsi eccessivamente appesantiti.
Le cose da non dimenticare prima della partenza
Ecco una piccola ma importante lista delle cose indispensabili da avere con sé prima di partire:
- Un passaporto valido per l’espatrio e dotato di pagine bianche
- Il visto necessario per entrare nel Paese scelto
- I vaccini necessari: per farsi un’idea precisa delle malattie infettive che è possibile contrarre è opportuno recarsi presso un centro apposito
- Una carta di credito
- Dei contanti per eventuali emergenze
- Un’assicurazione medica